subregione Oltrepò Pavese
Alla subregione appartengono i comuni
Albaredo Arnaboldi - Alta Val Tidone - Arena Po - Bagnaria - Barbianello - Bastida Pancarana - Bobbio - Borgo Priolo - Borgoratto Mormorolo - Bosnasco - Brallo di Pregola - Bressana Bottarone - Broni - Calvignano - Campospinoso - Canneto Pavese - Casanova Lonati - Casatisma - Casei Gerola - Castana - Casteggio - Castelletto di Branduzzo - Cecima - Cerignale - Cervesina - Cigognola - Codevilla - Colli Verdi - Corana - Cornale e Bastida - Corte Brugnatella - Corvino San Quirico - Fascia - Fontanigorda - Fortunago - Godiasco Salice Terme - Golferenzo - Gorreto - Lirio - Lungavilla - Menconico - Mezzanino - Montalto Pavese - Montebello della Battaglia - Montecalvo Versiggia - Montescano - Montesegale - Montù Beccaria - Mornico Losana - Oliva Gessi - Ottone - Pancarana - Pietra de' Giorgi - Pinarolo Po - Pizzale - Ponte Nizza - Portalbera - Pozzol Groppo - Rea - Redavalle - Retorbido - Rivanazzano Terme - Robecco Pavese - Rocca de' Giorgi - Rocca Susella - Romagnese - Rondanina - Rovegno - Rovescala - San Cipriano Po - San Damiano al Colle - Santa Giuletta - Santa Margherita di Staffora - Santa Maria della Versa - Silvano Pietra - Stradella - Torrazza Coste - Torricella Verzate - Val di Nizza - Varzi - Verretto - Verrua Po - Voghera - Volpara - Zavattarello - Zenevredo - Zerbale subregioni della regione Lombardia :
Altomilanese - Bergamasca - Bresciano - Brianza - Comasco - Cremasco - Cremonese - Grande Milano - Lecchese - Lodigiano - Lomellina - Mantovano - Oltrepò Pavese -mappa subregione OLTREPò PAVESE e dei singoli Comuni
L’Oltrepò Pavese o semplicemente Oltrepò, un triangolo di territorio racchiuso tra il fiume Po a Nord, il Piemonte a Sud Ovest, l’Emilia Romagna a Sud Est e, poco lontana, a Sud, la Liguria; conosciuto anche come “Vecchio Piemonte”, con la Lomellina e il Pavese costituisce la provincia di Pavia.
Si estende per circa 1.525 Kmq prevalentemente collinari e montani; offre al turista una varietà di ricchezza paesaggistica e ambientale unica; i suoi 87 comuni custodiscono un patrimonio di elevato valore storico, artistico, culturale e umano, basti pensare ai borghi medioevali, ai castelli e alle torri che costellano la zona collinare.
Come già detto, il territorio ha forma triangolare; un lato è costituito dal corso del Po, il vertice opposto, verso sud, dalla massima elevazione della provincia di Pavia che è il monte Lesima (1.724 m). Il territorio è costituito da una parte pianeggiante, cui segue verso sud un'ampia zona collinare, e infine (nel vertice meridionale), una zona montuosa (Appennino Ligure). Le massime elevazioni, oltre al citato monte Lesima, sono il monte Chiappo (1.700 m), la cima della Colletta (1.494 m), il monte Penice (1.460 m).
La zona pianeggiante si estende tra il fiume Po e la Strada Statale Padana Inferiore sulla quale, da Ovest a Est, interseca i principali comuni: Voghera, Casteggio, Broni e Stradella; da ciascuno di questi comuni dipartono le valli che si insinuano dapprima tra le colline e poi tra le montagne:
- Valle Staffora, che da Voghera, attraversando Rivanazzano Terme, Godiasco, Ponte Nizza, Bagnaria e Varzi sale fino alle pendici del Monte Lesima;
- Valle Coppa, che da Casteggio sale verso la zona collinare di Borgo Priolo, Montalto Pavese, Borgoratto Mormorolo, Fortunago;
- Valle Scuropasso, che da Broni si inerpica sulle colline di Montalto Pavese, Ruino, Pometo;
- Valle Versa, che partendo da Stradella e passando per Montù Beccaria, Santa Maria della Versa arriva nella zona di Canevino, Volpara, Montecalvo Versiggia;
- Valle del torrente Bardonezza, al confine con la provincia di Piacenza, che si spinge fino a Rovescala e San Damiano al Colle.
La forma a grappolo che il territorio ha nella sua globalità richiama la sua miglior vocazione rappresentata dalla produzione di vini di pregio Igt, Doc e Docg; occorre però ricordare che altre sono le produzioni alimentari caratteristiche: il salame di Varzi, la mostarda di Voghera, il peperone di Voghera, il miele, i formaggi di capra, di pecora e di vacca, e un’enogastronomia ricca di cultura e tradizioni locali capaci di arricchire le tavole dei numerosi ristoranti, agriturismi, osterie e trattorie diffusi sul territorio.
Il dialetto oltrepadano è una variante della lingua emiliano-romagnola, appartenente al gruppo linguistico gallo-italico, parlata nell'Oltrepò pavese, la porzione meridionale della provincia di Pavia e nel comune di Pozzol Groppo in provincia di Alessandria.
L’Oltrepò Pavese è un territorio ricco di storia, di panorami mozzafiato e di antichi castelli. Nasce nel 1164 quando l’imperatore romano Federico Barbarossa concesse alla città di Pavia il pieno possesso di 90 località in quello che oggi è a grandi linee l’Oltrepò Pavese; questo fu un premio per la fedeltà all’impero dei sudditi pavesi, da tempo schierati tra i ghibellini.
A metà del XIV secolo l’Oltrepò cadde insieme a Pavia sotto la dominazione dei Visconti di Milano, cui seguirono gli Sforza. Dalla metà del XV secolo l’intero territorio dell’Oltrepò Pavese era diviso in feudi, e alla fine del secolo ebbe la qualifica di Principato di Pavia. Passò nel 1535 alla Spagna e nel 1713 all’Austria; nel 1743, col trattato di Worms tra l’Austria e i Savoia, fu separato dal Principato di Pavia e unito al Piemonte. Sotto i Savoia, l’Oltrepò conobbe una grande fioritura e venne suddiviso in due province: una con capoluogo Voghera e l’altra Bobbio.
Nel 1859, dopo l’annessione al Regno di Sardegna, le due piccole province ritornarono a Pavia, la cui Provincia ricalcava in gran parte l’antico Principato.
Voghera, centro principale non solo della Val Staffora, ma capoluogo di tutto l'Oltrepò Pavese, la città ricorda con il suo signorile impianto urbano, dalla sobria architettura piemontese, la sua lunga appartenenza sabauda.
Voghera dista solo 50 chilometri da Pavia e si trova in una delle zone più fertili della Pianura Padana.
Corrisponde all’antica Iria, centro di origine ligure ed in passato era un'antica colonia romana, famosa in particolare come roccaforte militare e centro di addestramento. Durante il Medioevo diventa un grande centro agricolo, cosa che continua ad essere tuttora.
L'economia del centro si basa ancora oggi sull'agricoltura, in particolare qui si coltivano anche viti da vino, in particolare uve rosse. E’ importante nodo ferroviario e stradale, e ciò ha favorito il suo sviluppo commerciale e industriale.