subregione Cicolano

subregione
Cicolano
Regione:
Lazio
Capoluogo:
Borgorose
n°comuni:
4
perimetro:
105 km
superficie:
442 km2
superf. calcolata:
446,37 km2
abitanti (istat 2023):
8.310

Alla subregione appartengono i comuni

Borgorose - Fiamignano - Pescorocchiano - Petrella Salto

le subregioni della regione Lazio :

Agro Pontino - Castelli Romani - Cicolano - Ciociaria - Maremma Laziale - Sabina -

mappa subregione CICOLANO e dei singoli Comuni   

Il Cicolano è una regione storico-geografica del Lazio, situata nella bassa provincia di Rieti, in direzione nord-ovest sud-est lungo la dorsale centrale dell'Appennino Abruzzese, comprendendo al suo interno i Monti del Cicolano, la valle del fiume Salto con l'omonimo lago e le Montagne della Duchessa, posti al confine con l'Abruzzo a sud-est (Conca Aquilana), la Piana di San Vittorino e l'alta Sabina a nord-ovest, i Monti Carseolani e la bassa Sabina ad ovest (zona del Turano), la Marsica con il Fucino a sud-est. Anticamente abitato dagli Equi, è attraversato dalla Strada statale 578 Salto Cicolana.

Il Cicolano fu abitato in epoca remota dagli Equi, un fiero popolo italico distribuito tra la valli dell'Aniene, del Turano e del Salto. Considerato da Tito Livio come l'eterno nemico di Roma, fu sottomesso e sterminato da questa solo nel 304 a.C., subito dopo la fine della seconda guerra sannitica. A controllo del territorio sottratto agli Equi i romani istituirono due colonie: Carseoli (304 a.C.) ed Alba Fucens (303 a.C.), decretando l'inizio delle romanizzazione in quei luoghi. Testimonianze di questa civiltà italica si conservano ancora in alcune necropoli rinvenute nel comune di Borgorose, in particolare un tumulo funerario di dimensioni eccezionali scoperto nel 1983 nella piana di Corvaro, frazione di Borgorose.

Fino al 1861 il Cicolano si mantenne terra di confine tra Stato Pontificio e Regno di Napoli. Appartenne per secoli a quest'ultimo, inquadrato all'interno della provincia dell'Abruzzo Ulteriore Secondo con capoluogo Aquila. Come molte altre aree e comuni dell'Appennino fu interessato in questo periodo dal fenomeno del brigantaggio[5]. In seguito al riordino amministrativo voluto dal regime fascista di Mussolini, nel 1927 il territorio della valle del Salto venne staccato dall'Abruzzo Ulteriore Secondo e dal Circondario di Cittaducale ed assegnato alla neo-costituita Provincia di Rieti, alla quale appartiene tuttora. (wikipedia)